Grave atrofia mascellare

Grave atrofia mascellare

La perdita dei propri denti, seguita nel peggiore dei casi da grave atrofia mascellare non significa solo trauma fisico ma anche psicologico. Infatti, avere una buona dentatura non significa solo ottima salute orale, ma verrà accompagnata anche da benessere fisico e simbolo di giovinezza.

Quindi tornando a discutere a proposito di atrofia ossea mascellare, essa è una conseguenza a una perdita traumatica dei denti. Ma non solo, potrebbe essere un problema fisiologico, dei denti e di conseguenza dell’osso alveolare. Il suo compito sarebbe quello di tenerli nelle rispettive arcate.

Infatti dopo la perdita effettiva del dente, avviene il fenomeno del riassorbimento dei tessuti di sostegno con conseguente atrofia. Quando un paziente si ritrova invece in situazioni più gravi, come è per l’appunto l’edentulia, a seguire avverrà una grave atrofia mascellare.

Cosa comporta questa situazione?

  1. Paralisi dell’osso stesso;
  2. Gravi problemi con alimentazione;
  3. Gravi problemi per quanto riguarda la comunicazione;
  4. Un problema estetico.

Approfondiamo l’argomento.

Grave atrofia mascellare: cause

Prima di tutto, cosa causa questa condizione dentale? Sono svariate le fonti del problema:

  • In primo luogo, quella più comune, una carie non trattata;
  • Specialmente con l’avanzare dell’età, la perdita del dente;
  • Parodontite;
  • Molte persone, con il passare degli anni favoriscono i cibi facili da masticare, quindi morbidi. Perciò una dieta non completa potrebbe essere un’altra causa.
  • Progredendo in base alla gravità del problema, potrebbe essere il cancro orale la causa di una grave atrofia mascellare. Di solito si diagnostica a persone intorno ai sessant’anni.
  • In fine troviamo le malattie croniche. Che che comportano l’assunzione perenne di farmaci e in seguito la secchezza delle fauci.

Ci sono alcune parti della bocca, dove l’osso ha uno spessore ridotto rispetto agli altri, ad esempio in corrispondenza dei molari inferiori o superiori.

Pazienti edentuli spesso hanno bisogno di una quantità sufficiente di osso per inserire un impianto dentale classico. Altrimenti la soluzione sarebbe ricorrere a impianti a griglia che non forano l’osso ma si poggiano sopra esso.

Grave atrofia mascellare: Soluzione

Ci sono due particolari situazioni che si possono creare, ovvero, l’atrofia mascellare in uno stato iniziale e lo stato avanzato.

Se non è ancora arrivata a gravi livelli, si può pensare di intervenire con innesti ossei. Dando così la possibilità di inserire gli impianti dentali.
Può succedere che venga prelevato dal paziente stesso la parte di osso necessaria. Di solito si usa l’osso del cranio o dell’anca. Se non è possibile o il paziente non è d’accordo a fare un’operazione tipo, si può ricorrere a un donatore. Questa soluzione inoltre, offre un risparmio di tempo per quanto riguarda l’operazione e denaro.

In caso l’atrofia mascellare sia già a livelli gravi, non si potranno inserire impianti di questo genere.

Quale sarà la soluzione?

Si farà al paziente, prima di tutto una radiografia. Dando quindi la possibilità di operare con la massima precisione, in seguito verrà quindi inserito un impianto iuxtaosseo. Un’operazione che a differenza delle altre risulterà molto più svelta, non dovendo forare nessun osso, ma applicando una griglia al di sopra di esso.

Si può curare anche in età avanzata?

Molti pensano che la perdita dei denti nell’anziano spesso sia inevitabile. Al contrario, oltre a poter curare la situazione, appunto con impianti iuxtaossei, si può anche prevenire!

Conservando la propria dentatura naturale infatti, si avrà la possibilità di evitare gravi atrofie in futuro. Questo obiettivo è raggiungibile, mantenendo delle buone abitudini di salute generale e dentale.

Per esempio, con un programma di prevenzione personalizzato. Permettendo quindi di evitare carie o altri problemi futuri.

Come evitare le atrofie mascellari

In realtà esistono delle soluzioni per evitare che le atrofie mascellari si presentino.

  • Importante è lavare i denti almeno due volte al giorno, dopo i pasti;
  • Usare il filo interdentale dopo aver passato lo spazzolino e in seguito sciacquare con un collutorio contenente fluoro.
  • Non fumare o almeno diminuire;
  • Usare il paradenti durante lo sport;
  • Indossare un bite in caso di digrignamento notturno;
  • Assumere molta vitamina D per evitare l’osteoporosi e fortificare le ossa;
  • Mantenere sotto controllo il diabete, esso causa molti problemi parodontali;
  • Se possibile evitare di assumere determinati farmaci;
  • Avere una dieta equilibrata;
  • Evitare caramelle, salatini e patatine. In caso non puoi proprio farne a meno, lava i denti subito dopo.
  • Visita il dentista ogni 6 mesi, per l’igiene professionale e l’esame orale.

Cosa aspetti? Fissa una prima visita e scopri la soluzione più adatta alle tue esigenze!