Articoli

Cosa sono le griglie sottoperiostali

Le griglie sottoperiostali fanno parte del rango dell’implantologia. Sono un nuovo tipo di implantologia progettata con delle tecnologie nuove e sofisticate.

Di cosa si tratta?  Un impianto progettato per ogni singolo paziente che lo necessita. Segue l’anatomia individuale.
Grazie a una radiografia che si eseguirà nello studio dentistico, un apposito programma creerà l’intera progettazione dell’impianto.

Come funziona questo programma? Produce con un raggio laser che sinterizza il titanio a strati successivi.

Infine, si otterrà quindi un risultato di un impianto preciso al millimetro. Consentirà inoltre, anche la preparazione dei primi provvisori posizionati al fine di consentire la masticazione e la guarigione delle gengive.

Le griglie sottoperiostali sono un tipo di impianto che si appoggia all’osso lungo la sua superficie. Sono particolarmente indicati per chi non può prendere la strada di un’implantologia endossea.

La griglia periostale è la svolta dell’implantologia!

Griglie sottoperiostali: quando sono usate?

Le griglie periostali nello specifico sono impianti dentali che vengono usati nel momento in cui un paziente non può usare un impianto tradizionale con la funzione di osteointegrazione.

Questo può capitare per svariati motivi, mancanza di osso, oppure gengive non sane o altri problemi.

Si ricorre a questa soluzione quando:

  • la quantità dell’osso mascellare non è sufficiente per sostenere questo tipo di impianto;
  • Perché la rigenerazione ossea non ha funzionato;
  • La qualità dell’osso risulta scadente.

Quando capita uno di questi casi si ricorre alle griglie sottoperiostali. Ovvero griglie in titanio sulle quali vengono montate le arcate dentarie fisse.

Cos’è il periostio?

Il periostio è presente in tutte le ossa.

Sarebbe una membrana connettiva fibro-elastica. Essa riesce ad aderire alla superficie esterna delle ossa.

Il periostio è una sottile membrana che avvolge l’osso sotto la gengiva.

Visto da microscopio è possibile notare due strati:

  • Quello esterno, fibroso e compatto. Esso inoltre è povero di cellule ma ricco di vasi.
  • Lo strato interno. Strato profondo, più ricco di cellule e contenente un’estesa rete capillare e fibre elastiche.

Griglie sottoperiostali: procedura prima dell’operazione

Prima di agire con l’operazione bisognerà svolgere delle determinate operazioni. Dividiamo la prassi in tre fasi.

  1. La visita con un chirurgo specializzato.
    In questa visita, lo specialista, farà al paziente una valutazione dettagliata. Procedendo sottoponendo il paziente a una TAC.
  2. La progettazione della griglia in base all’esito radiologico
    Una volta che il medico avrà le carte in mano, potrà quindi progettare la griglia secondo la particolare conformazione ossea della mandibola o della mascella del paziente.
  3. La costruzione da parte di un esperto di impianti
    Questo esperto dovrà possedere la certificazione da parte del ministero della salute per la procedura di realizzazione.
    Sulla base dell’elaborazione del dottore, e della Tac, il produttore per mezzo di un computer dotato di una tecnologia cad-cam e collegato ad una fresatrice, realizzerà l’impianto sottoperiosteo con precisione al millimetro.

Come avviene l’operazione

  1. La prima cosa che si farà è la preparazione e la sterilizzazione della griglia sottoperiostale in titanio.
  2. Il secondo punto sarà l’anestesia. Solitamente si agisce con l’anestesia locale. Svolta da un anestesista esperto. Questo perché l’intervento potrà durare a lungo;
  3. A questo punto il chirurgo andrà a sollevare la gengiva con un’incisione, staccandola dall’osso sottostante.
  4. La griglia in titanio verrà appoggiata e fissata con delle micro viti all’osso mascellare.
  5. Una volta concluso il quarto punto, si andrà a chiudere i lembi gengivali con dei punti di sutura. Rimarrà visibile e sporgente solo il moncone su cui verrà agganciata la protesi.
  6. In base al paziente e all’operazione, il chirurgo sceglierà se fissare subito le protesi ai monconi, oppure attendere la guarigione. Il tempo di guarigione richiede 1 o 2 settimane.
  7. Il passaggio finale è quello dell’inserimento della protesi dentaria creata in precedenza.

Cosa aspetti? Fissa una prima visita e scopri la soluzione più adatta alle tue esigenze!

Come scegliere un impianto dentale

Come scegliere un impianto dentale è la domanda che ti stai ponendo?
Di solito le persone che hanno perso i denti o non si trovano a loro agio con essi. Sono in imbarazzo a sorridere e non riescono a parlare con sicurezza.

Quando non si hanno tutti i denti, si possono sviluppare delle cattive abitudini alimentari non riuscendo a masticare tutti i cibi.
Questa condizione, in seguito porta anche ad avere problemi di salute.

Gli impianti dentali, quindi, non solo favoriscono alle persone una soluzione estetica, ma anche salutare.

Inoltre non sono solo protesi dentarie, ma sostituiscono in maniera eccelsa il dente naturale. Essi agiscono come radici artificiali per supportare la piena funzionalità e prevenire una futura perdita mascellare.

Infatti sostituiscono le radici del dente, dando la possibilità di poter masticare ogni tipo di cibo senza problemi. Inoltre, questi tipi aiutano a stimolare e mantenere la mascella, prevenendo la perdita ossea e contribuendo a sostenere i tratti del viso.

Come scegliere un impianto dentale: quali sono le soluzioni?

  • All On Four: in sintesi sarebbe una protesi fissata da quattro impianti. Il risultato è una protesi salda e offre ottimi risultati anche estetici.
    L’operazione è mini invasiva, non prevede tagli e punti di sutura. Inoltre, la situazione post operatoria sarà breve ed il paziente non avrà particolari disagi. 
  • All On Six: è identica alla procedura precedente, solo che nell’arcata avrà sei impianti anziché quattro.
  • Overdenture: in questo caso le protesi saranno mobili. Saranno ancorate a due o più impianti.
    Oltre a ciò il paziente potrà rimuoverla nell’arco del giorno per la regolare igiene.
    Si tratta di una protesi molto più comoda rispetto alle dentiere. Soprattutto non necessiterà di una pasta adesiva per adattarla.

Se il paziente dovesse avere poco osso, in caso ci siano le condizioni, si possono inserire impianti corti, inclinati o zigomatici.
In alternativa è possibile rigenerare l’osso, fino ad avere almeno 20 mm.

Questa operazione consente l’applicazione di un impianto senza alcun problema. Molto importante è avere un aggiornamento tecnologico e pratico. Infatti deve essere alla base della scelta della clinica dentale nella quale si va a effettuare l’intervento chirurgico.

Possiamo quindi affermare che: dentisti che non investono in impianti di ultima generazione, non sono una buona soluzione.

Nei paragrafi successivi, spiegheremo nel dettaglio due tipi di scelta di impianti di grande successo, più comunemente utilizzati.

Gli impianti endossei

In base al tipo di impianto dentale, esistono diverse opzioni di rivestimento, connettore e dimensioni tra cui il tuo dentista sceglierà.
Esistono diversi metodi per il posizionamento degli impianti, ma di solito si suddividono solo in due categorie.
Endossei e sottoperiostei.

Impianti dentali endossei: è il tipo di impianto dentale che viene usato più spesso. Utilizzati anche come alternativa a un ponte o una protesi rimovibile. 

Il tuo odontotecnico ti consiglierà quello più adatto a te, ma gli impianti endossei sono sicuri, efficaci e la scelta più popolare utilizzata oggi.

  • Trattamento: perforano l’osso mascellare e inseriscono una radice artificiale in titanio.
    Per concludere il trattamento, si dovranno attendere alle volte anche un paio di mesi. Questo perché devono guarire i tessuti molli.
    Gli impianti endossei inoltre, sono noti per avere uno dei risultati più stabili e naturali. Però per poterlo inserire, bisogna avere un’ottima stabilità e salute delle ossa mascellari e delle gengive. In caso contrario si può ricorrere a un impianto sottoperiosteo.

Impianti sottoperiostei

Impianti sottoperiostei: utilizzati meno spesso degli impianti endossei. Una volta erano usati principalmente per mantenere le protesi in posizione in pazienti con altezza ossea insufficiente.
Gli impianti sottoperiostei, vengono posizionati sopra l’osso mascellare all’interno del tessuto gengivale. Il perno dell’impianto metallico sarà esposto attraverso le gengive per trattenere la protesi.

  • Trattamento: l’intero processo, si svolgerà in solo due visite dentistiche. Inoltre, spesso è un piano di trattamento molto più breve rispetto a un impianto endosseo.
  • Stabilità: non avranno lo stesso livello di stabilità di un impianto endosseo.
    Questo perché l’impianto non entra nell’osso mascellare ma è appoggiato sull’osso ed è tenuto in posizione solo dai tessuti molli. Sicuramente molto più stabile di una protesi, ma meno stabile di un impianto endosseo.

Come scegliere un impianto dentale: considera il tuo budget

Una cosa molto importante da tenere in considerazione al di fuori della nostra salute dentale, è il budget.
In cosa andrà a spendere il tuo dentista?

  • La vite: questo è l’elemento che verrà inserito all’interno dell’osso mascellare, colui che farà da radice.
  • Il moncone: fa da tramite, per collegare l’impianto alla corona dentale.
  • La corona: la parte finale, colei che andrà a sostituire il dente mancante.
    Questa parte dell’impianto è quella più costosa, dipende infatti dalla qualità dei materiali utilizzati e dal risultato estetico che offrono.

Le corone migliori sono quelle che riescono ad offrire risultati migliori.
Ovvero oltre che in campo estetico e salutare, anche per una questione di comodità e masticazione.

Inciderà sul prezzo finale non solo l’impianto stesso ma anche la lavorazione, competenza e professionalità usata dal chirurgo.
E ancora, gli esami specifici, come la TAC 3D, che consentirà al medico di avere una radiografia totale della vostra cavità orale.
In questo modo potrà lavorare in modo impeccabile.

E infine l’anestesia e il tipo di sedazione.

Cosa aspetti? Fissa una prima visita e scopri la soluzione più adatta alle tue esigenze!